Tratta vs Traffico
La tratta di esseri umani e il traffico di migranti e di richiedenti asilo sono due attività criminali organizzate a livello internazionale molto redditizie e in rapida espansione. Sebbene siano spesso associate o confuse tra loro, sono sostanzialmente distinte.
La tratta di esseri umani può essere considerata come una moderna forma di schiavitù e comporta “il reclutamento, trasporto, trasferimento, l’ospitare o accogliere persone, tramite l’impiego o la minaccia di impiego della forza o di altre forme di coercizione (…) a scopo di sfruttamento” (Art. 3 Protocollo addizionale della Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale per prevenire, reprimere e punire la tratta di persone, in particolare di donne e bambini). Le vittime di tratta sono spostate fisicamente da un luogo all’altro e sfruttate a fini sessuali, lavorativi, per schiavitù o prelievo di organi.
Il traffico di migranti e di richiedenti asilo, invece, si sostanzia in un rapporto contrattuale tra il trafficante e il potenziale migrante (il quale, dunque, non è propriamente classificabile come “vittima”). Questo crimine consiste nel “procurare, al fine di ricavare (…) un vantaggio finanziario o materiale, l’ingresso illegale di una persona in uno Stato Parte di cui la persona non è cittadina o residente permanente” (Art. 3 del Protocollo Addizionale della Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale per combattere il traffico di migranti via terra, via mare e via aria). A differenza della tratta, nel traffico di migranti l’elemento della transnazionalità è essenziale e solo occasionalmente i migranti sono destinati a una qualche forma di sfruttamento nel Paese di arrivo.